lunedì 31 agosto 2015

Lezioni di cucito dal libro della nonna 12. L'ACQUISTO DELLE STOFFE


Per stabilire quale stoffa è adatta ad un determinato modello basta controllare sulla busta del cartamodello le tipologie di tessuti che vengono indicati, ma se si vuole sapere se una stoffa è adatta alla propria persona bisogna controllare l’effetto che il colore a la struttura hanno sulla carnagione e sulla figura e per fare questo bisogna drappeggiarne circa due metri sul corpo guardandosi ad uno specchio. Per prevedere il probabile rendimento di una stoffa bisogna chiedere informazioni sul contenuto e sul finissaggio al momento dell’acquisto e seguire le istruzioni di lavaggio. Inoltre per riconoscere la qualità bisogna essere consapevoli delle caratteristiche che distinguono la buona qualità da quella scadente.
Ecco alcuni semplici criteri che possono essere usati al momento dell’acquisto:

  1. L’armatura dovrebbe essere compatta, provarla grattando la superficie, se i fili si spostano facilmente le cuciture potrebbero provocare buchi nella stoffa.
  2. L’armatura dovrebbe essere uniforme, alzarla contro luce e controllare se ci sono zone spesse o rade.
  3.  La trama deve formare un angolo retto con le cimose, se l’angolo è obliquo la stoffa è fuori filo.
  4.  La tinta dovrebbe essere uniforme e avere un aspetto fresco, se c’è una linea di piegatura controllare se in quel punto è venuto via il colore, questo potrebbe significare una cattiva qualità di tintura e creerebbe anche un problema di taglio.
  5. I colori della stampa dovrebbero essere uniformi senza che alcuna macchia bianca, cioè non tinta, appaia tra loro.
  6. Uno stampato geometrico o comunque simmetrico dovrebbe incontrarsi con le cimose ad angolo retto.
Molta attenzione và fatta quando si vuole confezionare un modello adatto per stoffe a maglia in quanto la maglia ha elasticità differenti e quindi prima dell’acquisto bisogna controllare l’indicazione sulla busta, elasticità minima, media o massima. E’ importante verificare se dopo aver tirato la stoffa, questa ritorna alle sue dimensioni originali; una maglia che non si riprende completamente potrà cedere o sformarsi indossandola.

La struttura o il disegno di alcune stoffe impongono un metraggio speciale che probabilmente è anch’esso specificato sulla busta ma che in caso contrario va calcolato da sé tenendo presente che per combinare o disporre un disegno bisogna aggiungere quantità di stoffa necessaria; questo vale per gli scozzesi, le righe, le diagonali, gli stampati a motivi grandi, tessuti irridescenti oppure velluti oppure stoffe a riccio corto e lungo e maglie fantasia che sono tutti casi in cui il cartamodello può essere posizionato in un solo verso.

Lezioni di cucito dal libro della nonna 11.COME CALCOLARE LA QUANTITA' DI STOFFA


Per un calcolo veloce della stoffa necessaria ecco le indicazioni per alcuni indumenti sia con stoffa di altezza semplice (cm 80, 90, 100) sia con stoffa di altezza doppia (cm 130, 140).
Blusa con maniche. Altezza semplice: due volte la lunghezza della blusa più un’ altezza del collo, più una lunghezza della manica se questa è normale oppure due lunghezze se è piuttosto larga. Altezza doppia: una volta la lunghezza della blusa più una lunghezza della manica
Gonna leggermente svasata, diritta o con piega. Altezza semplice: due lunghezze. Altezza doppia: una lunghezza
Cappotto diritto. Altezza doppia: due lunghezze più una lunghezza della manica
Pantaloni. Altezza semplice: due lunghezze. Altezza doppia: per le taglie 36, 38 e 40 una lunghezza; per le taglie 42, 44 e 46 una lunghezza più 30 cm per incuneare i due modelli
Vestito diritto con maniche. Altezza semplice: due lunghezze più una o due lunghezze della manica, secondo la larghezza. Altezza doppia: una lunghezza per il vestito e una per la manica

Vestito senza maniche. Altezza semplice: due lunghezze. Altezza doppia: una lunghezza

Lezioni di cucito dal libro della nonna 10. COME USARE IL CATALOGO DEI CARTAMODELLI



In un catalogo di cartamodelli si possono scegliere i modelli e trovare le informazioni necessarie nell’acquisto dei tessuti e accessori utili per la realizzazione del capo scelto. I modelli da donna sono divisi secondo il genere (abbigliamento da donna, lingerie…ecc) e classificati secondo il tipo di figura. L’informazione relativa a ciascun modello è stampata vicino all’illustrazione; alcuni elementi sono pertinenti alla scelta del modello, come lo stile e le diverse versioni che si trovano all’interno della busta. E’ inclusa anche la vista del dietro, il metraggio e l’elenco degli articoli di merceria necessari e le informazioni riguardanti la stoffa (particolarmente importanti se si tratta di stoffa a maglia: “raccomandato per stoffe a maglia “ significa che anche la maglia, oltre ai tessuti, è adatta al modello, “per sola maglia” significa che non si dovrebbero usare i tessuti, perché il cartamodello è poco sagomato e fa assegnamento sull’elasticità  della maglia per modellarsi alla figura… possono anche essere indicate altre limitazioni di stoffa come “non adatto a scozzesi o a rigati”). Su alcune buste appaiono annotazioni riguardo a una o più caratteristiche secondarie del cartamodello; per esempio può esserci l’indicazione che il modello è di facile realizzazione, snellisce o è creato da uno stilista molto noto. Inoltre nelle ultime pagine del catalogo si può trovare un grafico per le misure del corpo per ogni tipo di figura, è comodo da consultare specialmente se si cuce per altri. 

Lezioni di cucito dal libro della nonna 09. I SEGNI DEL CARTAMODELLO


Che cosa significano i segni sul cartamodello? Ciascun pezzo del modello porta segni che aiutano ad eseguire ogni passaggio con accuratezza: appoggio del tessuto, taglio, unione delle parti, messa in prova e ritocchi. Ogni simbolo ha un suo significato, alcuni riguardano le modifiche, come la doppia linea nel corpetto (fig,1) che dice di allungare o accorciare. Altri segni vengono usati per far combaciare le parti tra loro. Anche i numeri dei pezzi sono importanti perché indicano l’ordine nel quale vanno montati; nelle fig.1 e 2 sono elencati tutti i tipi di segni più comuni.





Lezioni di cucito dal libro della nonna 09. IL CARTAMODELLO









Lezioni di cucito dal libro della nonna 08.GLI STILI


In un capo d’abbigliamento, la linea, la vestibilità e il comfort nell’indossarlo sono dati dal modo in cui ne viene concepito il modello, che comprende:
-la posizione e la direzione delle parti longitudinali e trasversali
- le proporzioni fra lunghezza e ampiezza
- la modellatura
- i particolari come ad esempio le maniche, il collo, le tasche e il tipo di chiusura
La sagoma o silouette definitiva è data dalla foggia del capo e la si indica con lettere dell’alfabeto o con il tipo di forma geometrica oppure con il nome di alcuni stili.

Le linee caratteristiche (ossia l’andamento delle cuciture e degli orli) indicano una determinata sistemazione dei pezzi che compongono il capo.

Lezioni di cucito dal libro della nonna 08.LE PROPORZIONI E I TESSUTI




PROPORZIONI
Le divisioni e i rapporti fra diverse parti di un modello sono chiamati Proporzioni, Queste divisioni sono definite dalle linee strutturali del modello o risultano dai modi con cui sono usati tessuto e colore; esse riguardano l’altezza apparente e la dimensione della figura. Non ci sono regole precise, quando le proporzioni sono in armonia tra loro con la figura sono dette in scala. In altre parole, ciò significa che gli stampati piccoli, le strisce, gli scozzesi e i particolari ( collo, tasche…) sono più adatti ad una figura minuta ed elementi più grandi ad una figura più grande. Il principio è basato sul fatto che le componenti più grandi schiacciano le più piccole. La mancanza di proporzione può essere modificata dal colore: per esempio uno scozzese o un disegno floreale grande non sembreranno così ampi se saranno di toni attenuati.

COLORE E STRUTTURA DEL TESSUTO
 Dei molti elementi che danno la dimensione apparente della figura, il Colore è uno dei più importanti. I colori caldi, intensi e chiari fanno sembrare la figura più larga; i colori freddi, attenuati e scuri la fanno sembrare più sottile, I disegni mostrano come funzionano questi principi contrastanti.Anche la struttura del tessuto ha effetto sulla dimensione della figura; una stoffa lucida fa sembrare il corpo più largo mentre una opaca lo assottiglia. La struttura del tessuto può renderlo ruvido o liscio, rigido o morbido, leggero o consistente determinando il suo modo di cadere e quindi l’adattabilità al modello. Il miglior modo di prevedere l’effetto del colore e della struttura del tessuto è quello di drappeggiarne un pezzo sul corpo e guardarsi in uno specchio.

Lezioni di cucito dal libro della nonna 07.COME RICONOSCERE IL PROPRIO TIPO DI FIGURA



La figura femminile varia da persona a persona, ma ci sono categorie standart.I cartamodelli in commercio non sono classificati soltanto secondo diverse misure ma anche secondo tipi di figure dalle proporzioni varie. Per decidere il tipo più simile alla propria figura, dopo aver preso le misure, bisogna fare un esame di sé stessi davanti ad uno specchio e confrontarsi con le tipologie standart. L’altezza è una delle indicazioni ma non sempre la più attendibile, molto più importanti sono la lunghezza del busto e la posizione del petto, della vita e dei fianchi. Benché i diversi tipi di figure non significano divisone secondo l’età, un limite è implicito e i modelli sono disegnati di conseguenza, è meglio rimanere  nel campo di taglie del tipo più simile al proprio, altrimenti bisognerà adattare le proporzioni.

Lezioni di cucito dal libro della nonna 06.IL MANICHINO


Un manichino della propria misura può essere di grande aiuto durante la confezione, in quanto non sarà più necessario rivolgerci a qualcuno perché ci aiuti durante la prova. Bisogna prepararlo appuntando un nastro colorato lungo le posizioni principali del corpo, che sono: il centro davanti e il centro dietro, la cucitura dei fianchi e delle spalle, il giropetto, il girovita, il girocollo e il girofianchi. E’ indispensabile aggiungere un braccio se si vuole essere completamente indipendenti nelle prove. Si può realizzare procurandosi un modello di carta di una manica a due pezzi, quelle che si usano per le giacche o i cappotti: tagliare e confezionare la manica e poi imbottirla con dell’ovatta molto fittamente e fissarla al manichino con un punto sopraggitto fitto e saldo.






Lezioni di cucito dal libro della nonna 05. LE MISURE seconda parte



In queste foto sono indicate tutte le misure necessarie
 per la realizzazione di gonne e pantaloni 
e il metodo corretto di misurazione.









                                              Queste sono misurazioni accessorie 
                                    che si aggiungono a quelle base 
                              per la realizzazione di modelli particolari.






Lezioni di cucito dal libro della nonna 05. LE MISURE parte prima



In queste foto sono indicate tutte le misure necessarie 
per la realizzazione del CORPETTO 
e il metodo corretto di misurazione.





lezioni di cucito dal libro della nonna 04. LA MACCHINA DA CUCIRE parte quarta








IL PUNTO ZIG-ZAG. Può variare sia in lunghezza che in larghezza; la lunghezza si modifica per mezzo dello stesso regolatore che controlla la lunghezza del punto diritto; la larghezza con il regolatore larghezza punto che porta una serie di simboli o numeri (più è alto il numero e più è largo il punto. Fig. 14). La lunghezza del punto si determina secondo questa regola: più leggero è il tessuto, più corto deve essere il punto. Per rifinire i margini, più la stoffa si sfilaccia più largo dovrebbe essere il punto. Per i punti decorativi, la lunghezza e la larghezza sono meno determinanti. Il punto zig-zag ha più elasticità del punto diritto e quindi è meno soggetto a rischio di rotture. I punti si formano in senso diagonale, perciò si impiega più filo e la tensione si distribuisce non già lungo un’unica linea, ma su uno spazio. La cucitura a zig-zag può essere funzionale o decorativa.


LA CUCITURA ELASTICA. I punti elastici sono realizzati grazie al movimento coordinato dell’ago e del trasportatore, ossia, mentre l’ago si muove normalmente il trasportatore sposta automaticamente il tessuto avanti e indietro. Nella maggior parte dei punti elastici, il trasporto del tessuto avanti e indietro porta alla formazione di più punti nella stessa posizione. Il punto elastico più comune è formato da due punti avanti e uno indietro, cioè da tre punti nello stesso posto. La tensione per questo tipo di cucitura non è più così importante.Anche i punti elastici possono essere sia funzionali che decorativi.Esistono molti accessori studiati per aumentare l’efficienza delle macchine da cucire. Si tratta di varianti nel piedino premistoffa e di particolari guide e dispositivi per cucire (fig.15 e 16). Bisogna inoltre stare attenti a quale tipo di placca d’ago si ha installato se una per punto dritto (foro piccolo e rotondo) o una per punto zig-zag  (fig. 17); quella per punto zig-zag si può usare per realizzare tutti i punti più comuni.

Lezioni di cucito dal libro della nonna 03. LA MACCHINA DA CUCIRE parte terza






La lunghezza del punto per cuciture normali dipende dal peso del tessuto (pesantezza e densità) e dalla sua composizione e struttura. Dei tre requisiti il peso è il più importante. Come regola generale: più il tessuto è pesante più lungo deve essere il punto e viceversa. Prima di iniziare il lavoro è sempre utile fare delle prove per combinare ago, filo e lunghezza del punto.La pressione della macchina da cucire è la forza esercitata sul tessuto mosso dal trasportatore; le due forze, pressione e trasporto, agiscono insieme formando il punto.La pressione trattiene gli strati del tessuto, in modo che si muovano contemporaneamente, tiene il tessuto teso ed impedisce che venga trascinato nell’area destinata alla bobina, oppure si avvolga attorno all’ago saltando alcuni punti.La principale funzione del trasportatore, controllato dal regolatore della lunghezza punto, è quella di spostare il tessuto per portarlo sotto l’ago. Ma il trasportatore ha anche, come la pressione, il compito di tenere tutti gli strati di tessuto ben tesi, durante la formazione del punto.Pressione e trasportatore (lunghezza punto) possono essere regolati secondo il tessuto e il tipo di cucitura scelti: in generale si usa una pressione minima per tessuti leggeri e una pressione massima per tessuti pesanti (fig.10).La pressione esercitata dal piedino sul tessuto è controllata da un regolatore di pressione che è collegato a una molla che si trova sopra la barra di pressione del piedino; la pressione aumenta quando la molla viene compressa, diminuisce quando si allunga. Secondo il tipo di regolatore gli adattamenti si fanno in diversi modi (fig.11).Tutte le macchine per cucire sono fornite di un regolatore della lunghezza punto che permette di modificare la lunghezza del punto nelle varie situazioni; per le cuciture normali, la lunghezza varia da 2 a 3 mm. Per i lavori di preparazione, come l’imbastitura, o per decorazione, come le impunture, la lunghezza dei punti può essere maggiore. Nei regolatori della lunghezza punto i numeri indicati sono basati sul sistema decimale e indicano la lunghezza punto in millimetri: un disco regolato sul 3 dà un punto di 3 mm.Ogni macchina ha un regolatore di tensione del filo superiore che aumenta o diminuisce la tensione del filo; una eccessiva pressione provoca una maggiore tensione e il filo diventa insufficiente, una scarsa pressione provoca una minore tensione e il filo sarà in eccesso. In generale poco filo può far sì che il tessuto si raggrinzi o si tenda troppo, con il rischio di rottura dei punti, troppo filo invece dà luogo a una cucitura debole e molle. Quando la pressione sul filo è corretta, la macchina usa una quantità di filo equilibrata dal rocchetto e dalla bobina e l’aggancio che congiunge i due è perfettamente centrato fra i due strati da cucire. Questo aggancio indica quale dei due fili ha una tensione sbagliata (fig.12). Il regolatore di tensione, situato sopra o vicino ai dischi di tensione, porta segnati numeri che indicano a quale livello di tensione è stato regolato: regolare questo dispositivo della macchina sempre con il filo già infilato e con il piedino abbassato (fig.13).

Lezioni di cucito dal libro della nonna 02. LA MACCHINA DA CUCIRE parte seconda








Il filo inferiore, che insieme con quello proveniente dal rocchetto forma il punto, si trova nella zona situata sotto l’ago (sotto la placca scorrevole) ed è avvolto su una piccola bobina. Per formare il punto la bobina deve essere riempita di filo; il filo deve essere avvolto in modo regolare altrimenti si potranno verificare inconvenienti nella cucitura o irregolarità di tensione del filo (fig.5).Le bobine hanno dimensioni e caratteristiche tecniche diverse secondo il tipo di macchina su cui vengono montate (fig.6). Inutile ricordare che occorre sempre usare il tipo di bobina consigliato dal fabbricante. La sistemazione del filo inferiore comporta l’inserimento della bobina nella sua scatola bobina; ci sono fondamentalmente due tipi di scatole: quelle fisse e quelle estraibili (fig.7).E’ necesarrio estrarre la bobina per riempirla e bisogna stare attenti di ricordarsi di portare l’ago e la leva tendifilo nella loro posizione più alta, sollevare il piedino premistoffa e togliere il tessuto e quindi aprire la placca scorrevole per poter accedere alla bobina.Scegliere sempre un ago per macchina di dimensione e di punta che si adattino alla stoffa e al filo che si devono usare (fig.8). Le misure vanno dal numero 70 al 110. Più alto è il numero più grosso è l’ago; più sottile è il filo e più leggero è il tessuto, più fine deve essere l’ago. Un’altra considerazione riguarda il tipo di punta dell’ago, quelli più usati sono quelli con punta aguzza. Gli aghi a punta sferica si usano generalmente per le stoffe a maglia perché possono passare tra i fili senza strapparli.Oltre a scegliere un ago della misura e del tipo giusti, è necessario che le dimensioni complessive e la forma siano adatte alla macchina da cucire. Gli aghi differenziano tra loro per lunghezza, dimensioni del gambo e per posizione della scanalatura.Una volta scelto l’ago va inserito correttamente; il metodo più comune è spiegato nella fig.9 ma è sempre consigliabile leggere attentamente le istruzioni della propria macchina.Per togliere l’ago è sufficiente seguire il processo inverso.

Lezioni di cucito dal libro della nonna 01. LA MACCHINA DA CUCIRE parte prima









Tutte le macchine da cucire, indipendentemente da tipo e marca, sono fondamentalmente molto simili. Le parti nomenclate sul prototipo (fig.1) sono comuni a tutte le macchine da cucire col punto dritto e con quello zig.zag. In ogni macchina il movimento dell’ago e del crochet dev’essere regolare e preciso per muovere il filo in alto e quello in basso, in modo da formare un punto (fig.2), lo scorrimento di questi due fili è controllato dai dischi di tensione e dai passafili. L’azione simultanea del piedino premistoffa, dell’ago e del trasportatore gioca un ruolo importante: mentre il piedino trattiene il tessuto e l’ago passa attraverso e va verso la bobina per formare il punto, il trasportatore porta il tessuto nella posizione esatta. Queste parti sono reperibili in tutte le macchine e servono per formare i punti dritti, zig.zag ed elastici (punti base. Tutti gli altri punti sono di tipo decorativo). Le macchine che fanno punti zig.zag ed elastici hanno meccanismi supplementari ma sostanzialmente è il trasportatore che distingue il punto elastico da quelli dritti o zig,zag; il trasportatore muove il tessuto avanti e indietro. I movimenti dell’ago e del trasportatore sono incorporati in tutte le macchine da cucire che sono fornite di regolatori e/o di speciali camme che regolano la larghezza e la lunghezza dei punti. Benché le parti descritte differiscano sia per la posizione sulla macchina sia per l’aspetto, l’infilatura avviene attraverso alcune fasi che sono simili in tutte le macchine. Il filo viene fornito dal rocchetto o spoletta e passa poi attraverso i dischi di tensione per arrivare alla leva tendifilo e infile all’ago. Il numero dei punti di passaggio del filo può variare ma la parte che differisce maggiormente è il regolatore di tensione superiore.Prima di infilare il filo ricordare due cose:
  1. sollevare il piedino per permettere al filo di passare tra i dischi di tensione
  2. portare la leva tendifilo nel punto più alto in modo che l’ago non arrivi senza filo al momento del primo punto.

Le illustrazioni (fig. 3 e 4) servono da guida generale; per le istruzioni specifiche bisogna riferirsi sempre al libretto di ciascuna macchina.

Lezioni di cucito dal libro della nonna "Introduzione". IL LIBRO DELLA NONNA



Da anni porto sempre con me un vecchio libro dal titolo sbiadito che io chiamo amorevolmente 
IL LIBRO DELLA NONNA”. Un libro fantastico che spiega con molta chiarezza e semplicità tutto quello che può capitare di avere bisogno di sapere nella realizzazione di un capo d'abbigliamento .
Partendo dal presupposto che i cartamodelli sono in vendita in molte mercerie e negozi di tessuti e che quindi ognuno di noi può decidere di realizzare qualcosa con le proprie mani, questo testo risponde a tutte le domande che un principiante può avere l’esigenza di porsi durante la confezione di un capo d’abbigliamento, analizzando fase per fase tutti i passaggi del lavoro: come prendere le misure, come mettere il cartamodello sul tessuto per il taglio, come cucire una cerniera lampo, come applicare una tela adesiva di rinforzo ………ecc.ecc….
Ho deciso così di mettere in condivisione tutte queste nozioni attraverso il mio blog, ogni appuntamento affronterà un argomento diverso dando vita ad una guida online utile e completa  consultabile da tutti coloro che avranno voglia di "sentirsi un po' SARTI”

 … buon lavoro a tutti!!