martedì 14 gennaio 2014

Storia della moda nel XX secolo. Lezione 25. YVES SAINT LAURENT prima parte



Yves Henri Donat Mathieu Saint-Laurent è nato a Orano in Algeria il 1° Agosto 1936 da un'aristocratica famiglia di origine Alsaziana lì stabilitasi a causa della guerra franco-prussiana. Giovanissimo si trasferisce a Parigi dove si diploma all'Ecole de la Chambre Syndacale de la Couture. Il suo ingresso nel mondo della moda avviene nel 1957 quando solo ventunenne e già assistente di Dior viene chiamato a succedere al maestro morto di infarto durante una vacanza in Italia ( vedi post del 7 Aprile 2013: La Maison Dior dopo Christian Dior ) 

Ragazzo diligente e appassionato non si lascia intimorire dal difficile compito e si getta a capofitto nel lavoro. La sua prima collezione viene presentata il 30 gennaio 1958 e fa scalpore per l'estro irriverente e politicamente scorretto che sfidava il conformismo dell'epoca. Il New York Herald Tribune scriveva “ la più grande orgia dei sensi della storia della moda”. Il giovane stilista presentò abiti a linea trapezoidale, dando leggerezza giovanile alla opulenza e raffinatezza tecnica del taglio del re della moda appena scomparso. YSL venne subito considerato come il più promettente dei giovani della moda.




Per due anni lavora con successo per la Maison ma ben presto iniziano ad emergere le prime considerevoli differenze tra il pensiero di Dior e quello del suo successore. Dior aveva sempre pensato ad una donna adulta, molto femminile, dall'eleganza atemporale mentre il giovane Saint Laurent voleva metterla al centro di quegli anni Sessanta anarchici e turbolenti, e rinnovava la moda arricchendola di elementi della cultura giovanile. Nel 1960 portò sconcerto quando aprì le porte della Maison allo stile beat, che sembrava piombato lì direttamente dalla strada: giubbotti di pelle nera, gonne strette e maglioni a collo alto proprio come quelli indossati dagli studenti più ribelli della riva sinistra della Senna. Coincidenza vuole che proprio in quell'anno viene chiamato dalla sua patria di origine per svolgere il servizio militare e Boussac, il magnate dell'industria tessile che con i suoi soldi aveva reso possibile l'impero Dior, prende le distanze da YSL e ne approfitta per sostituirlo, mettendo al suo posto il meno audace Marc Bohan.


Due anni dopo YSL rientra a Parigi e con l'aiuto di Pierre Bergé, mercante d'arte, uomo d'affari e amico, apre il suo Atelier in Rue Spontini e il successo è immediato.

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