venerdì 10 aprile 2015

Storia della moda nel XX secolo. Lezione 03. MADELEINE VIONNET






Madeleine Vionnet è l’inventrice del taglio diagonale e dei drappeggi artistici che fino a oggi nessuno è riuscito a superare; dev’essere stato l’amore per la matematica a renderla capace di sviluppare da semplici forme base come il triangolo e il quadrato, i tagli più raffinati.
Studiava il corpo femminile con la meticolosità di un medico, come un chirurgo iniziò a creare artistiche cuciture che permettessero all’abito di seguire la figura; era un’idea rivoluzionaria perché fino ad allora era stato l’esatto contrario: era il corpo a doversi adattare alla moda del momento.
Per raggiungere il suo scopo lavorava come uno scultore, modellando le sue creazioni su una bambola di legno invece di disegnarle; ciò le permise di sperimentare i tessuti drappeggiandoli intorno al corpo e vedendo come si adattavano al meglio sulle rotondità.
Il secondo ingrediente importante nel lavoro di Vionnet era il tessuto. Solo stoffe morbidissime erano in grado di adattarsi ai movimenti del corpo, perciò lei impiegava esclusiavamente crepe di seta, mussolina, velluto e satin; per poter tagliare obliquamente i modelli si faceva produrre i tessuti in altezze extra di 2m. Il suo fornitore Bianchini-Ferier creò persino un materiale appostaq per lei: crepe Rosalba in seta ed acetato, una delle prime stoffe artificiali.
I colori le interessavano meno, le bastavano i bianchi in tutte le loro sfumature. Come ornamenti scelse ricami, rose e nodi stilizzati, i quali non avevano solo una funzione decorativa ma raccoglievano la stoffa in un punto strategico rendendo superflua qualsiasi cucitura.

Testo tratto da: Moda, il secolo degli stilisti, 1900-1999, scritto da Charlotte Seeling, edizioni Konemann

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