lunedì 17 gennaio 2011

Lezioni di cucito dal libro della nonna 27. I MODELLI BASE DEI COLLI

Eccomi di ritorno. Scusate il ritardo!!! Ho dato vita a questo corso di cucito online con l’intento di postare due lezioni al mese, ma ultimamente ho poco tempo a disposizione e mi dispiace se sono discontinua. Innanzitutto credo sia necessario fare il punto della situazione. Da qualche mese stiamo affrontando la creazione dei cartamodelli base e di alcune tipiche e semplici modifiche che si possono fare. Abbiamo visto come si realizzano i modelli base della gonna, del corpetto e dell’abito e oggi tocca ai colli.
I colli subiscono molto l’influenza della moda e bastano spesso da soli a dare carattere ad un abito, il loro scopo è quello di rifinire e decorare un corpetto.
Il collo è sempre realizzato in tessuto doppio, lo strato che va sopra forma il vero collo e si chiama Sopracollo, l’altro si chiama Sottocollo; entrambi vanno tagliati nello stesso verso. Ogni modello si differenzia nella dimensione, nella diversa sagomatura e soprattutto per il diverso tipo di costruzione.
Nella realizzazione bisogna imbastire con precisione e con un punto fitto, prima al centro poi si segna perfettamente la linea della cucitura, tenendo conto che il collo deve girare e che quindi il sopra deve essere leggermente abbondante. Se il collo ha le punte arrotondate, prima di rivoltarlo bisogna fare sulle rotondità all’esterno della cucitura dei piccoli taglietti a pizzico. Se il collo è a punta bisogna smussare gli angoli, poi si rovescia, aiutandosi con un grosso ago, tirando fuori a poco a poco la parte piegata in dentro. Per ognuno dei colli illustrati sotto, misurare il girocollo dell’abito o corpetto a cui va applicato e dividere per due. La misura corrispondente alla lunghezza A-B del rettangolo A-B-C-D sul quale si costruiscono i vari colli. La linea A-C (centro dietro) si appoggia su stoffa doppia intera.
Collo tondo
Disegnare il rettangolo A-B-C-D. L’altezza del collo, 6-8 cm, corrisponde ad A-C. dal punto D, misurare 8 cm verso C (E) e 2 cm verso A (F) e unire i due punti con una curva. Un’altra linea curva parte da F per arrotondare l’angolo in A e raggiungere la linea B-A a circa 4-6 cm da B. La linea C-F è l’attaccatura.
Collo a punte divergenti
Sul rettangolo A-B-C-D segnare la curva che unisce E con F. Dal punto F, disegnare la linea della punta obliqua che passa a 2 cm da B ed è lunga a piacere (2-3 cm oltre il rettangolo). Dalla punta G, disegnare una curva che termini 1 cm sotto A verso C.
Collo a punte spioventi
La differenza col modello precedente riguarda soltanto la forma delle punte. Prolungare la linea A-B di 4-5 cm (b) e unire b con f.
Collo a punte lunghe
Riprendere il rettangolo A-B-C-D e la curva E-F del collo tondo. Tracciare la diagonale dell’angolo B e prolungarla in fuori in misura a piacere (4-6 cm) e segnare b. Unire questo punto b con F con una linea dritta. Congiungere b, facendo una leggera curva, alla linea A-C, 1 cm sotto A.
Collo con solino
Colletto per camicia di linea maschile, costituito da due parti: una inferiore detta listino o solino, che costituisce il piede del colletto, e una superiore detta vela, che ripiegata sul listino dà la forma al colletto vero e proprio. Le due parti possono essere realizzate come un tutt’uno o separatemente e poi unite con una cucitura. Il collo a uomo può essere a punta, a stoppino o rotondo. Preparare il rettangolo A-B-C-D lungo ½ girocollo e alto 7-8 cm. Dal punto D verso C, misurare 5 cm (E) e 1 cm verso B (F). Unire E con F con una curva che verrà prolungata di 2 cm in fuori (G). Segnare la metà della linea A-C e 1 cm sotto questo punto verso C segnare H. Da H segnare la linea del solino, parallela alla linea C-E-F-G fino a I e arrotondare l’angolo I. Per la punta, regolarsi come per i colli precedenti partendo da I con misura a piacere: segnare la linea dritta b-I e la linea leggermente curva b-A. Se si vuole la punta arrotondata, dal punto I si disegna una curva che prosegue fino al punto A.
Collo alla coreana
Disegnare il rettangolo come per il collo con solino. Sul lato C-D, segnare la metà (E) e sul lato D-B la metà F. Unire E e F con una curva. Da G a metà tra A e C, tracciare una parallela a C-E-F fino a B. Tracciare la linea F-H perpendicolare a G-B e arrotondare l’angolo H. Il collo alla coreana ha l’apertura sul davanti. Da questo modello si può facilmente ottenere un collo a fascetta con allacciatura sul centro dietro; alle due estremità non si arrotondano gli angoli ma anzi prosegue dritto calcolando anche il sormonto necessario per l’allacciatura. Oppure si può creare un collo a listino con apertura laterale sulla spalla. Ricordatevi che generalmente, nel caso di allacciatura sormontata con bottone, occorre aggiungere alle due estremità del colletto, la misura del sormonto di 1-2 cm in base alla dimensione del bottone. Anche questi colli vanno realizzati in tessuto doppio. Ultima trasformazione, a mio avviso molto femminile e dal gusto un po’ retrò, che possiamo ottenere dal modello base alla coreana è il collo a fascetta allacciato, con nodo o fiocco, sul davanti. L’eseguzione grafica è ottenuta prolungando la parte anteriore del collo, nella forma e dimensione più appropriata per creare una specie di nastro. Colli piatti
Vengono così definiti tutti i colli che rimangono interamente appoggiati sulle spalle. Per realizzare i colli piatti è necessario usare le basi del davanti e del dietro blusa. Unire i due modelli lungo le spalle, così che risultino pari al girocollo e sormontati di 2-3 cm alla fine della spalla: appuntare i due modelli su carta e disegnare la forma del collo, tondo o a punta a piacere, iniziando dal centro davanti del girocollo: dalla spalla al centro dietro la linea deve essere parallela alla curva del girocollo. Togliere il modello del corpetto e tagliare il collo sulla carta.
Colli montanti
I colli montanti sono quelli che risalgono sul collo, derivano da quelli piatti, ma sono sagomati in modo da aderire al collo. La dimensione della sovrapposizione determina la diminuizione della circonferenza esterna del colletto. In fase di confezione tale circonferenza, essendo inferiore a quella reale passante per il punto spalla di costruzione, obbligherà la stoffa a spostarsi verso circonferenza inferiori (cioè verso la linea dello scollo), quindi a salire o appunto “montare”, formando un Piedino che lo manterrà sollevato dal punto di attaccatura, facendogli assumere così l’aspetto montante. perciò è necessario abbassare il girocollo. Disegnare la scollatura, di ampiezza e forma a piacere, ma con il punto più alto sempre nel centro dietro. Dopo aver abbassato la scollatura, disegnare il contorno del collo, come per il collo piatto. Lungo il lato esterno del collo, eseguire tre piccole pince di cui la più profonda deve essere quella della spalla, poi quella del dietro (a metà tra spalla e centro dietro) e infine quella del davanti, anch’essa a metà. Il collo monta in proporzione alla larghezza della pince. Chiudere le pince, lisciandole bene, e ricopiare il modello su carta, smussando gli eventuali spigoli tra una pince e l’altra.

5 commenti:

  1. scusa la domanda,come si fanno i colli come se si avesse una ruota dietro la nuca?
    T lo chiedo perchè voglio realizzarmi il mio abito di venezia, ma non trovo niente in giro per web che mi può dare una mano

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  2. In inglese sono chiamati stending ruff collar

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  3. Il perfetto connubio…questo post con tanti cartamodelli interessanti e il sistema sartoriale Atelier italiano che ti permette di creare qualunque abito tu voglia e perfettamente adeguato alle tue misure in maniera intuitiva, veloce e semplice.

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  4. Scusate la domanda non ho capito la differenza tra il collo a punte divergenti e il collo piatto, quando viene cucito.. grazie da una autodidatta

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