Il
filo inferiore, che insieme con quello proveniente dal rocchetto
forma il punto, si trova nella zona situata sotto l’ago (sotto la
placca scorrevole) ed è avvolto su una piccola bobina. Per formare
il punto la bobina deve essere riempita di filo; il filo deve essere
avvolto in modo regolare altrimenti si potranno verificare
inconvenienti nella cucitura o irregolarità di tensione del filo
(fig.5).Le bobine hanno dimensioni e caratteristiche tecniche diverse
secondo il tipo di macchina su cui vengono montate (fig.6). Inutile
ricordare che occorre sempre usare il tipo di bobina consigliato dal
fabbricante. La sistemazione del filo inferiore comporta
l’inserimento della bobina nella sua scatola bobina; ci sono
fondamentalmente due tipi di scatole: quelle fisse e quelle
estraibili (fig.7).E’ necesarrio estrarre la bobina per riempirla e
bisogna stare attenti di ricordarsi di portare l’ago e la leva
tendifilo nella loro posizione più alta, sollevare il piedino
premistoffa e togliere il tessuto e quindi aprire la placca
scorrevole per poter accedere alla bobina.Scegliere sempre un ago per
macchina di dimensione e di punta che si adattino alla stoffa e al
filo che si devono usare (fig.8). Le misure vanno dal numero 70 al
110. Più alto è il numero più grosso è l’ago; più sottile è
il filo e più leggero è il tessuto, più fine deve essere l’ago.
Un’altra considerazione riguarda il tipo di punta dell’ago,
quelli più usati sono quelli con punta aguzza. Gli aghi a punta
sferica si usano generalmente per le stoffe a maglia perché possono
passare tra i fili senza strapparli.Oltre a scegliere un ago della
misura e del tipo giusti, è necessario che le dimensioni complessive
e la forma siano adatte alla macchina da cucire. Gli aghi
differenziano tra loro per lunghezza, dimensioni del gambo e per
posizione della scanalatura.Una volta scelto l’ago va inserito
correttamente; il metodo più comune è spiegato nella fig.9 ma è
sempre consigliabile leggere attentamente le istruzioni della propria
macchina.Per togliere l’ago è sufficiente seguire il processo
inverso.
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