IL
PUNTO ZIG-ZAG. Può variare sia in lunghezza che in larghezza; la
lunghezza si modifica per mezzo dello stesso regolatore che controlla
la lunghezza del punto diritto; la larghezza con il regolatore
larghezza punto che porta una serie di simboli o numeri (più è alto
il numero e più è largo il punto. Fig. 14). La lunghezza del punto
si determina secondo questa regola: più leggero è il tessuto, più
corto deve essere il punto. Per rifinire i margini, più la stoffa si
sfilaccia più largo dovrebbe essere il punto. Per i punti
decorativi, la lunghezza e la larghezza sono meno determinanti. Il
punto zig-zag ha più elasticità del punto diritto e quindi è meno
soggetto a rischio di rotture. I punti si formano in senso diagonale,
perciò si impiega più filo e la tensione si distribuisce non già
lungo un’unica linea, ma su uno spazio. La cucitura a zig-zag può
essere funzionale o decorativa.
LA
CUCITURA ELASTICA. I punti elastici sono realizzati grazie al
movimento coordinato dell’ago e del trasportatore, ossia, mentre
l’ago si muove normalmente il trasportatore sposta automaticamente
il tessuto avanti e indietro. Nella maggior parte dei punti elastici,
il trasporto del tessuto avanti e indietro porta alla formazione di
più punti nella stessa posizione. Il punto elastico più comune è
formato da due punti avanti e uno indietro, cioè da tre punti nello
stesso posto. La tensione per questo tipo di cucitura non è più
così importante.Anche i punti elastici possono essere sia funzionali
che decorativi.Esistono molti accessori studiati per aumentare
l’efficienza delle macchine da cucire. Si tratta di varianti nel
piedino premistoffa e di particolari guide e dispositivi per
cucire (fig.15 e 16). Bisogna inoltre stare attenti a quale tipo
di placca d’ago si ha installato se una per punto dritto (foro
piccolo e rotondo) o una per punto zig-zag (fig. 17);
quella per punto zig-zag si può usare per realizzare tutti i punti
più comuni.
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