Se
nell’Ottocento era avvenuta l’affermazione della grande borghesia
industriale, il Novecento vede l’affacciarsi sulla scena di una
piccola e media borghesia desiderosa di elevarsi e di godere del
benessere che l’industria offre nelle forme più svariate. La
grande aspirazione alle riforme sociali si ripercuote a vari livelli.
L’intensificarsi dei rapporti umani e lo stimolo alle conquiste
facilitate dal progresso scientifico portano ad una concezione assai
diversa della vita rispetto al passato ed è in questo clima che la
donna prende coscienza delle necessità di emanciparsi ed
intraprendere la lotta per affermare i propri diritti di eguaglianza
e di indipendenza.
Già
verso la fine dell’Ottocento si fa strada l’idea di ricercare uno
stile più moderno e una nuova espressione artistica apparve sotto il
nome di Modern Style in Inghilterra, di Floreale o Liberty in Italia,
di Art Nouveau in Francia, di Jugendstil in Germania.
Appare
perciò naturale che la moda si dovesse orientare verso le linee
imposte dai nuovi tessuti, lavorati e disegnati con temi di frutta e
fiori.(fig.1) Ma queste stoffe assai decorative mal si accordavano
con quell’impronta di praticità imposta da una vita sempre più
attiva e così si vide nascere l’esigenza di differenziare
l’abbigliamento in rapporto alle sue funzioni; appaiono perciò
toilette da viaggio, da passeggio e da sera.
Si
impone inoltre un capo di origine inglese già notato alla fine
dell’Ottocento composto da una giacca d’impronta maschile,
accompagnata da una gonna con camicetta: il Tailleur.(fig.2-3)
Scompaiono
le maniche rigonfie relative alla breve parentesi romantica, il busto
si modica e protende il petto in avanti, comprime il ventre e serra
la vita facendo assumere al corpo la linea S. Per rafforzare questa
linea sinuosa, l’abito adotta lo strascico.(fig. 4)
Il
corpetto reso florido dal busto, che spinge il seno verso l’alto,
ben s’inguaina in un giacchettino assai stretto in vita.(fig.5)
L’abito o la camicetta culminano con un colletto risalente fin
sotto il mento, ornato da un’increspatura di pizzo, (fig.6) la
biancheria si fa varia, elegante e ricercata.
L’abbigliamento
femminile è completato da cappotti che seguono la linea del vestito
(fig.7) ornati di bottoni dorati o arricchiti con alamari di
passamaneria, oppure, secondo le stagioni, bordati o foderati di
pelliccia. Appaiono anche ricchissimi mantelli di zibellino e
cincillà, dal costo proibitivo.(fig.8)
Mentre
la linea degli abiti femminili acquista slancio, i cappelli si fanno
smisuratamente ampi e vengono guarniti di piume di struzzo, fiori,
frutta, uccelli.
testo
tratto da: Evoluzione storica e stilistica della moda a cura di
Giorgio Marangoni, edizioni S.M.C.
articolo interessantissimo
RispondiEliminagrazie
EliminaBello e interessante mi serve per la mia ricerca!!!
RispondiEliminaBenissimo !!! mi fa piacere !!!
Eliminanel testo parla di fig.1-2-... ma poi ne ritroviamo ben poche all'inizio del testo... a me servirebbero proprio quelle immagini potrei sapere dove ricercarle?
RispondiEliminaSCUSAMI se non ti ho mai risposto ... spero tu abbia risolto. le immagini erano suddivise tra parte 1 e parte 2 del post..
Eliminanon ho più aggiornato questo blog per molto tempo.
da oggi riparto !!
a presto e grazie
Cristina