NOTE
Tailleur
Il
capo su cui non si discute, l'inossidabile coppia giacca-gonna oppure
pantalone, elegante e raffinato, anche sobrio e sportivo: comunque
sempre di connotazione sartoriale. Un tempo, per la particolarità
del suo taglio rigoroso, non poteva che essere eseguito da un sarto
da uomo, in francese, appunto, tailleur. Si deve al grande sarto
inglese John Redfern il primo tailleur realizzato nel 1885 per la
principessa di Galles. All'inizio, riservato a occasioni non formali,
soprattutto al mattino, si afferma, semplice, senza fronzoli e
sottolineato da accessori mascolini, dal gilet alla cravatta,
nell'ultima decade dell'800, come espressione tipica di un desiderio
di vita attiva, di un bisogno di libertà alle soglie del femminismo.
È il primo passo della moda nei confronti dell'emancipazione della
donna. Tuttavia il tailleur dell'epoca, se sfugge agli impedimenti
dell'abbigliamento tradizionale, è tutt'altro che agevole per la
donna: il sarto trasferisce nel nuovo capo le stoffe pesanti,
l'intelaiatura con il crine, le spalle imbottite dell'abito maschile
e solo durante la prima guerra mondiale accorcerà la gonna,
raggiunta all'altezza di un palmo sotto il ginocchio, da alti
stivali. Notevole è la rivisitazione del tailleur a opera di Chanel:
i tempi di guerra non le offrono che il jersey ed è con questo
tessuto a maglia, strutturata, sottile e duttile al ferro da stiro,
che Coco crea il tailleur morbido, rigoroso, ma di assoluta femminile
scioltezza, poi declinato, durante gli anni '20 e oltre, nei famosi
completi in tweed, la giacca recinta di galloni, i bottoni dorati.
Mai trascurato, spesso sulla cresta dell'onda, il tailleur diventa
provocatorio travestimento per molte dive del passato. Marlene
Dietrich ama indossare giacca e calzoni, la prima a osarli anche in
pubblico, antesignana dunque di quello che diventerà
l'intramontabile tailleur pantalone.
Alamari
Particolare
tipo di allacciatura, costituita da ritorti fili di seta o da solida
passamaneria, ripiegati a forma di asola volante, in cui infilare un
bottone, in genere di legno a forma di olivetta, o di canna di bambù.
La loro origine è militare. A lungo figurarono nella redingote
femminile dell'800 ed ebbero un periodo di moltiplicata presenza nel
secondo dopoguerra con la moda del Montgomery. Anche se
saltuariamente rivivono per ragioni decorative, per sottolineare una
tendenza militaresca come nei cappotti anni '70, detti Anna Karenina,
o tutte le volte che non si voglia tagliare per gli occhielli un
particolare tessuto o la pelliccia.
definizioni
tratte da: Il dizionario della moda a cura di Guido Vergani, Baldini
Castoldi Dalai editori
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