Le fibre tessili sono la materia da cui si creano i filati e poi i tessuti, e si classificano dividendole in tre grandi gruppi in base alla loro origine:
FIBRE DI ORIGINE NATURALE
FIBRE DI ORGINE ARTIFICIALE
FIBRE DI ORIGINE SINTETICA
Le caratteristiche di una fibra tessile sono rappresentate dalla flessibilità, dalla finezza e dalla lunghezza in rapporto alla dimensione. Per quanto riguarda le fibre di origine naturale vanno distinte in vegetali e animali, e si ottengono con le coltivazioni e l’allevamento del bestiame. Sono fibre irregolari e sottili e questo contribuisce alla loro bellezza. Opportunamente filate esse sono alla base della produzione dei tessuti. Fu l'uomo primitivo sul finire del neolitico a scoprire la filatura trovando il modo di trasformare lana, cotone e lino in filo continuo da tessere. Con la filatura si sviluppò anche la tessitura. L’arte della tessitura si diffuse velocemente di civiltà in civiltà, dagli Egizi ai Fenici, ai Greci, ai Romani.
L'impiego delle fibre tessili naturali ha origini antichissime e si è sviluppato presso le civiltà più diverse e più lontane. I reperti archeologici fanno dedurre che già oltre 5000 anni fa la pianta del cotone veniva coltivata e utilizzata per fabbricare tessuti. Purtroppo essendo i tessuti facilmente deteriorabili, sono poche le testimonianze della abilità dei tessitori dell'antichità.
La produzione di tessuti nell'antico Egitto
La rivoluzione industriale nella seconda metà del XVIII secolo portò alla meccanizzazione dei telai, e questa innovazione portò un grande sviluppo dell'industria tessile.
Soltanto verso la fine dell'Ottocento nacque la prima fibra artificiale, il raion, e sono passati ottantacinque anni dalla comparsa della prima fibra sintetica, il nylon, capostipite di una lunga serie di fibre chimiche. Le fibre sintetiche si producono attraverso un procedimento industriale e derivano da polimeri artificiali ricavati da prodotti petroliferi.
La domanda di prodotti tessili continua a crescere insieme al miglioramento del tenore di vita e all'aumento della popolazione mondiale e il consumo di fibre si è sempre più orientato verso quelle sintetiche, che sono diventate facilmente disponibili a partire dagli anni 40 oltre ad essere generalmente più economiche. Nel 1930 il cotone costituiva l'85% dei consumi mondiali di fibre tessili per poi scendere nel 1980 al 47% e per arrivare oggi a un misero 20%. L'ingegneria tessile si occupa della ricerca nel settore tecnologico per perfezionare il filato della fibra, con l’obbiettivo di riuscire ad avere maggior produzione, maggior qualità e costi minori.
I materiali delle fibre tessili si possono classificare in base alla loro finezza in categorie di fibre
grossolane, fini, finissime e microfibre. Per i tessuti d'abbigliamento si impiegano soprattutto le fibre fini e finissime e recentemente anche le microfibre. Quanto più fini sono le fibre, tanto più i tessuti risultano morbidi, piacevoli da indossare, compatti e tanto più ricadono bene. Le microfibre sono in genere chimiche. Sono principalmente filamenti e fibre in fiocco di nylon e poliestere. I settori di impiego sono principalmente i capi impermeabili e per l'abbigliamento da esterno con caratteristiche di morbidezza e scioltezza.
La FILATURA comprende una serie di operazioni necessarie per trasformare le fibre grezze in filati. Un filato è un filamento resistente, omogeneo e sufficientemente lungo per poter essere usato nella fabbricazione di tessuti, nella confezione a maglia e nella realizzazione di filo da cucito e ricamo. Per trasformare una massa di fibre in un filato l'operazione è la torcitura e la macchina che si utilizza si chiama filatoio; le prime invenzioni per la cardatura del cotone sono inglesi e risalgono alla metà del 1700.
La TESSITURA è la seconda fase importante nell'industria tessile perché dai fili si crea la stoffa vera e propria. La tessitura consiste nell'intreccio, o per meglio dire, intersezione diagonale, di ordito, l'insieme dei fili che sono disposti in direzione della lunghezza della stoffa, e trama, l'insieme dei fili che vengono inseriti tra i fili dell'ordito nella direzione della larghezza del tessuto.La tessitura avviene tramite l'uso del telaio che, con il passare del tempo, è stato continuamente migliorato e reso più complesso allo scopo di velocizzare il lavoro e migliorare la qualità dei manufatti.
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